ARTISTI

Giorgio Bartocci
Giorgio Bartocci

Giorgio Bartocci

Giorgio Bartocci (Jesi 1984). Diviso tra urban-art e product-design, è un artista multidisciplinare che esplora il complesso rapporto tra l'uomo e il territorio in cui abita, con frequenti spostamenti per interventi ambientali site-specific. I suoi iconici e oscuri personaggi, ectoplasmi difformi che galleggiano intrecciati e generano trame astratte, dinamiche e sfaccettate, sono frutto di una pittura generata dall’istinto, da quel tratto diretto che tiene conto delle emozioni vissute nel suo passato da writer ma che vuole imporsi come avanguardia. Ha realizzato numerosi progetti di visual- design, esposizioni e live-performance così come commissioni per enti privati e istituzioni pubbliche in Italia e all’estero. Tra i più recenti l’opera ‘Riflessi mimetici’ per Zanichelli Editore a Bologna. Nella città di Roma ha inaugurato la stanza d’artista della Casa dell’Architettura, ha esposto al Palladium e al MACRO. Collabora con la galleria Portanova12. Attualmente vive e lavora a Milano.

Luca Zamoc
Luca Zamoc

Luca Zamoc

LUCA ZAMOC, all’anagrafe Luca Zanni (Modena 1986) é un artista italiano. Sin da piccolo ha tratto ispirazione da differenti influenze tra cui la mitologia, l’anatomia umana e la narrativa a fumetti. Il suo lavoro indaga la relazione Uomo/Natura attraverso la Mitologia e Mitologia/Uomo attraverso la Natura. Ha insegnato Disegno e Illustrazione al Polimoda di Firenze, dipinto la celebre Cà Zemian dello chef Massimo Bottura, collaborato con case editrici, noti marchi internazionali come Netflix, Prada, New York Times e dipinto in contesti pubblici in diverse nazioni europee ed extraeuropee. La sua ricerca estetica abbraccia diversi media ma si concentra sul muralismo e sull’Arte Pubblica. Attualmente vive e lavora a Milano.

Corn 79
Corn 79

Corn 79

Riccardo "Corn79" Lanfranco è un artista torinese, pioniere di progetti contemporanei per la riqualificazione estetica murale in Italia. Il suo percorso artistico inizia da writer nel 1996 e ben presto il suo lavoro trova spazio tra le pagine delle principali riviste dedicate al mondo del writing (Aelle, Defrag, Stylefile, Xplicit Grafx, Innercity...) e lo porta a partecipare a decine di convention e a dipingere in molti paesi europei. Il segno distintivo delle sue opere è la combinazione fra soluzioni calligrafiche originali, effetti di colore, forme geometriche, richiami psichedelici e la loro conciliazione con il contesto cittadino. I suoi lavori possono essere letti anche come un tentativo di fusione fra creazione e fruizione, alla ricerca della forma perfetta, che riesca ad abbracciare e stringere un tutto multiforme e indefinitamente esteso, il quale possa conciliare le singole percezioni in un unicum circolare, infinitamente connesso con se stesso.

Ravone all stars
Ravone all stars

Ravone all stars

Lo Spazio Bianco di DumBO sarà sede di un intervento pittorico avanguardistico e imponente, coordinato da Chob, a cui prenderanno parte quei writers che negli anni Novanta hanno fatto grande lo scalo del Ravone, rendendolo una delle yarde più attraenti d’Italia. Sulla parete laterale dello spazio, di circa 1000 mq, sarà realizzato un pattern che visivamente richiamerà alla memoria le livree dei treni e i depositi ferroviari, su cui poi interverranno circa 20 writers fra cui Texas, Enko, Rouge, con dei pezzi che ideologicamente entreranno in dialogo con quanto avvenuto nella yarda negli anni Novanta. I writers, che agiranno come se fossero un grande collettivo, come se unendosi creassero un unico artista, nonostante il supporto murario, si approcceranno alla parete come se stessero dipingendo un vagone di un treno in un’azione/performance che sia in grado di raccontare l’ambiente e l’atmosfera che ha reso storico Ravone.

Aris
Aris

Aris

Aris inizia la sua attività nel 1993, sviluppando uno stile personale di lettering. Da questa partenza si allontana progressivamente approdando alla figura che in seguito si trasforma in un cumulo di sagome e di forme. Nei suoi esperimenti e ricerche di stile, il supporto (muro, lamiera o altro) e lo spazio in cui esso si trova assumono grande rilevanza. Il viaggio e la necessità di esplorare diventano parti fondamentali del lavoro, portandolo a dipingere in varie nazioni come Spagna, Germania, Polonia, Russia e a realizzare numerose opere pubbliche in luoghi non tradizionalmente votati all’arte. È stato tra i protagonisti della mostra al PAC di Milano, “Street Art, Sweet Art” nel 2007, la prima in Italia a consacrare ufficialmente, all’interno di un’istituzione museale pubblica, gli street artist della scena milanese e bolognese. Nel 2014 Aris, insieme ad altri importanti nomi della scena, ha partecipato alla mostra “From Street to Art” presso l’Italian Cultural Institute di New York, o ancora la mostra “Bundeskunsthall of Fame” presso Bundeskunsthalle (curator: A. Gretzki, R. Kaltenhäuser), Bonn.

Geometric Bang
Geometric Bang

Geometric Bang

Geometricbang (1984, Italia) opera una magmatica ma limpida esplosione di forme geometriche astratte popolata di personaggi, volti, animali, creature urbane e fantasiosi oggetti espressi in tratti bidimensionali e colori caleidoscopici. Realizza dipinti murali, disegni e performance musicali. Ha preso parte a numerose eposizioni, in Italia Francia, Germania, Spagna, Russia, Cina, Canada, Giappone e Sudafrica.

Truly Design
Truly Design

Truly Design

Noi siamo TRULY DESIGN, un progetto che nasce a Torino nel 2003 da una passione per i graffiti e le arti visive nel senso più esteso, da parte di tre artisti urbani (Mauro149, Rems182 e Ninja1) attivi nella scena dei Graffiti e della Street Art dal 1996. Alla base di tutto c’è una costante dedizione verso una ricerca mirata a creare nuove forme di linguaggio visivo; questa la forza motrice che ci ha permesso di progredire a livello tecnico e sperimentale, approfondendo le nostre competenze in ambito di graphic design, illustrazione e pittura. Con il passare degli anni ci distacchiamo gradualmente dai canoni estetici del Graffiti Writing e della Street Art per approdare alla sperimentazione con l’arte anamorfica, lanciandosi così oltre la bidimensionalità e le superfici piatte grazie alla distorsione anamorfica, contaminata dai colori, dalle forme e dagli scenari dell’Arte Urbana. Le nostre opere hanno abitato muri di città, musei, abitazioni private e grandi sedi aziendali in Italia e in Europa, oltre che a New York, Hong Kong, Macau e Miami e nel 2018 abbiamo ricevuto due Leoni d’Oro e un Leone d’Argento ai Cannes Lion Award - il premio internazionale più prestigioso del settore - per l’opera “David Bowie is here”, allestita per Spotify nella metro di New York.

Ravone All Stars
Ravone All Stars

Ravone All Stars

Lo Spazio Bianco di DumBO sarà sede di un intervento pittorico avanguardistico e imponente, coordinato da Chob, a cui prenderanno parte quei writers che negli anni Novanta hanno fatto grande lo scalo del Ravone, rendendolo una delle yarde più attraenti d’Italia. Sulla parete laterale dello spazio, di circa 1000 mq, sarà realizzato un pattern che visivamente richiamerà alla memoria le livree dei treni e i depositi ferroviari, su cui poi interverranno diversi writers fra cui Rife, Uzi, Egs, Enko, Lego, Leon e Ciufs con dei pezzi che ideologicamente entreranno in dialogo con quanto avvenuto nella yarda negli anni Novanta. I writers, che agiranno come se fossero un grande collettivo, come se unendosi creassero un unico artista, nonostante il supporto murario, si approcceranno alla parete come se stessero dipingendo un vagone di un treno in un’azione/performance che sia in grado di raccontare l’ambiente e l’atmosfera che ha reso storico Ravone.

Basik
Basik

Basik

Lucio Basik Bolognesi, attivo dall'inizio degli anni Novanta come writer, ha sviluppato il suo stile personale passando gradualmente dalla vernice spray a una gamma più ampia di media nel corso degli anni, mescolando elementi del suo background di writer con ispirazioni dall'arte medievale e rinascimentale in poi, così come dai movimenti artistici moderni e contemporanei e dalle avanguardie. I tratti essenziali e ben definiti delle sue opere ricordano vagamente le influenze del graphic design, mentre l'approccio materico della sua ultima produzione evidenzia la necessità di una connessione più intensa tra l'artista, il soggetto raffigurato e il supporto. Le sue opere figurative più tarde si concentrano soprattutto sui gesti delle mani e traggono ispirazione dai tratti distintivi della cultura popolare, dell'immaginario religioso e del simbolismo. Alla fine degli anni Novanta viene premiato dalla rivista specializzata Aelle come uno dei tre writer più influenti del suo Paese. Nel 2007 i suoi dipinti sono presenti nella grande mostra collettiva Street Art Sweet Art al PAC (Padiglione d'Arte Contemporanea) di Milano, che ufficializza definitivamente il movimento della street art in Italia. Basik ha esposto a San Francisco, Los Angeles, Londra, Berlino e Milano, tra le altre città. Attualmente vive e lavora a Rimini, in Italia.

Javier Garlo
Javier Garlo

Javier Garlo

Javier Garló (Palma, 1980) Artista visivo Nel 2004 ha terminato gli studi di illustrazione presso la “Escola d'Arts i Superior de Disseny” delle Isole Baleari Si è sempre basato sulla FIGURA umana o su oggetti che parlano di essa, della sua storia e delle sue STORIE senza tempo, Javier Garló costruisce la sua personale RICERCA, lontano da ciò che è o non è corretto, sostituendo alla perfezione una certa crudezza più vicina alla realtà. Dimostra ripetutamente la sua venerazione per il classicismo, ma sviluppando una propria NARRATIVA e un'estetica piena di SIMBOLISMO, in cui l'autore stesso viene analizzato, riflettendo la propria VISIONE della realtà del XXI secolo che lo circonda. Forse l'idea di sentirsi fuori dal tempo, di mettere in discussione la propria generazione, così come il segno dei tempi e l'attuale perdita di valore e dei valori è un FILO invisibile che attraversa e unisce la sua opera fino ad oggi.

Oltre Futuro
Oltre Futuro

Oltre Futuro

All’interno degli spazi del distretto Ravone ancora in fase di rigenerazione verrà ospita nello spazio Interrail la vera novità artistica della terza edizione di Urbana. Grazie alla partecipazione di decine di Urban Artist provenienti dall’Italia e dall’estero, come Neve, Jean, Zebu, Lozada verrà dato corpo a una visione urbana contemporanea della storia dell’arte classica. La congiunzione di storia e contemporaneità confluiranno in una visione OL(TRE) FUTURO dell’arte all’interno di un contesto industriale.
 Dal 1300 fino alla fine degli anni Novanta, agli artisti verrà chiesto di rendere omaggio attraverso opere singole, ai diversi movimenti artistici e interpreti della storia dell’arte italiana. Saranno di grande spunto gli artisti della SCUOLA BOLOGNESE come Vitale da Bologna, Simone dei Crocifissi così come Guercino, Lorenzo Costa, Francesco Francia, Amico Aspertini, Guido Reni, Lavinia Fontana, i Carracci e altri...

Kipras Dubauskas
Kipras Dubauskas

Kipras Dubauskas

Kipras Dubauskas (1988) vive e lavora a Vilnius, Lituania. Ha studiato Installazione alla Royal Academy di Ghent e Scultura all'Accademia di Belle Arti di Vilnius. Recentemente ha realizzato una mostra personale al Contemporary Art Center di Vilnius (2020) e alla POST Gallery di Kaunas (2019), ha preso parte a mostre collettive come Performing the Fringe presso Pori Art museum Finland (2021), Waiting for Another Coming a Vilnius e Varsavia (2018), Some Pieces from a Cracked Sidewalk (through an intent gaze) a Danzica (2017) e ha partecipato alla 12th Baltic Triennale (2015). Tra 2006 e 2010 è tra i fondatori del progetto indipendente Artkor Project Space e dal 2018 è parte del Laboratorio di sviluppo e produzione per film analogici Spongé presso il centro multidisciplinare SODAS 2123 di Vilnius. Nel 2012 fonda a Rotterdam insieme all'artista Simon Marie Sarah Bureau of Psychogeography, un’organizzazione immaginaria con la missione di individuare un percorso ai confini della città attraverso le sue aree non sviluppate. Di recente ha intrapreso il nuovo progetto a lungo termine che interessa l'"isola di Blackberry", pacifica occupazione di un'isola disabitata nel fiume Neris, alla periferia di Vilnius, con l'obiettivo di condurre una ricerca completa sulla biodiversità delle isole e l'avvio di un parco di sculture semi-pubbliche e di un giardino di piante selvatiche. La data di apertura preliminare è nel 2025.